Chi era Ancel Keys?
Ancel Keys è stato un biologo e fisiologo statunitense, conosciuto soprattutto per i suoi studi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari, che lo portarono a formulare le ipotesi sull’influenza dell’alimentazione sulla salute, e a coniare un nuovo modello alimentare e di vita, diventando così il padre della dieta mediterranea.
La carriera accademica
Lo scienziato nacque a Colorado Springs il 24 Gennaio 1904, figlio unico di una coppia di adolescenti con poca istruzione. All’età di 2 anni si trasferì in California, dove nel 1925 ottenne una laurea in Economia e Scienze politiche all’Università della California, a Berkeley, e nel 1929 un dottorato in biologia e oceanografia all’Università della California, a San Diego. Quindi nel 1938 prese un secondo dottorato in fisiologia al King’s College dell’Università di Cambridge. Fu professore assistente dal 1934 al 1936 all’Università di Harvard e dal 1937 all’Università del Minnesota, dove fondò il Laboratorio di Igiene Fisiologica, che diresse dal 1939 al 1975, anno in cui si ritirò dalla professione.
La razione K
Nel 1940 il Ministero della Difesa americano gli affidò l’incarico di creare una razione militare completa e poco ingombrante per paracadutisti: nacque così la razione K (dall’iniziale del suo cognome). I suoi primi studi riguardarono gli effetti dell’inedia e della malnutrizione sulla fisiologia e sulla biologia umana. Famoso il Minnesota Starvation Experiment, studio iniziato durante la seconda guerra mondiale e consistente nell’applicare una forte restrizione calorica a un campione iniziale di 36 volontari (poi ridottisi a 32), attinti tra obiettori di coscienza. I partecipanti, in particolare, si sottoposero a una dieta di 1800 calorie giornaliere, mantenendo tuttavia un tenore di attività che prevedeva un consumo di 3000 calorie al giorno. A causa della guerra, Ancel Keys non potè pubblicare i risultati dello studio, ma li rese noti a varie organizzazioni umanitarie mondiali. La pubblicazione sarebbe poi avvenuta nel 1950, mediante un’opera di due volumi e 1385 pagine, dal titolo Biology of Human Starvation.
I primi studi su alimentazione e salute
Nel 1951 Ancel Keys venne per la prima volta in Italia per partecipare come presidente alla prima conferenza sullo stato dell’alimentazione nel mondo, indetta a Roma dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Alla sua richiesta di informazioni sul rapporto fra alimentazione e cardiopatie coronariche, il prof. Gino Bergami, Direttore dell’Istituto di Fisiologia dell’Università di Napoli, rispose dicendo che in città le malattie cardiache non rappresentavano un problema di salute. Folgorato da tale rivelazione, nel 1952 Keys, insieme alla moglie e compagna di studi Margaret, si recò a Napoli per un periodo di ricerca. Qui propose un’indagine sul rapporto tra consumi alimentari e rischio di malattie cardiocircolatorie, con dati comparativi a quelli raccolti negli Stati Uniti. Quindi, nel giro di pochi mesi, stabilì che il regime alimentare della popolazione napoletana era povero di grassi e che soltanto i ricchi subivano attacchi cardiaci.
A quelli di Napoli, nel 1952 seguirono studi a Madrid, dove i coniugi Keys riscontrarono aspetti comuni con le abitudini alimentari della città partenopea. Nel 1957, durante uno dei frequenti soggiorni a Napoli, accompagnato dal prof. Alfonso Del Vecchio, collaboratore di Gino Bergami, Keys si recò a Nicotera (VV) per condurre uno studio sulla popolazione del luogo. Quindi nel 1958 diede il via al progetto “Seven Countries Study”, uno studio comparativo dei regimi alimentari di 14 campioni di soggetti di età compresa tra 40 e 59 anni, per un totale di 12.000 casi, distribuiti in sette paesi di tre continenti (Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia). Dai dati raccolti emerse che tra le popolazioni del bacino del Mediterraneo, che consumavano prevalentemente pasta, pesce e prodotti ortofrutticoli e utilizzavano solo olio d’oliva come condimento, la percentuale di mortalità per cardiopatia ischemica era molto più bassa che tra i soggetti di paesi come la Finlandia, dove il regime alimentare quotidiano comprendeva molti grassi saturi (burro, strutto, latte, carne rossa). Nel 1959 Ancel Keys pubblicò il fortunato volume “Eat well and stay well”. Grazie al successo di quest’ultimo, la rivista americana TIME Magazine dedicò allo scienziato la copertina del numero di gennaio 1961, e contribuì a renderlo celebre in tutto il mondo.
Keys e il Cilento
Nel 1962 Keys arrivò a Pioppi, nel Cilento, e vi comprò un terreno in località Minnelea (sintesi tra Minneapolis ed Elea), dove costruì la casa che avrebbe abitato per quarant’anni, alternando i suoi soggiorni cilentani a periodi nel Minnesota. Negli anni successivi, a Minnelea presero casa altri illustri colleghi internazionali, anch’essi occupatisi della ricerca sulla prevenzione e il controllo dell’epidemia della malattia coronaria e delle altre malattie cardiovascolari. Tra questi, il prof. Martii Karvonen (Finlandia), il prof. Jeremiah Stamler (Stati Uniti) ed alcuni colleghi italiani. Nel 1969, per volontà di Keys, Pioppi ospitò il secondo “Ten Day Teaching Seminar” su epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari, finanziato dalla Società Internazionale di Cardiologia e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Qualche anno dopo, sempre nella località cilentana, si tenne il primo seminario italiano sull’epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari, organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Da allora a Pioppi fu sede di vari impegnativi meeting scientifici.
Nel 1975 Ancel e Margaret Keys pubblicarono il libro “How to Eat Well and Stay Well, the Meditarranean Way” (“Mangiar bene e stare bene, con la dieta mediterranea”), dove per la prima volta venivano delineati i concetti base della dieta mediterranea: i cibi che la caratterizzano, i vantaggi ed i possibili limiti, se pur pochi. Keys ricevette la cittadinanza onoraria dal Comune di Pollica e nel 2004 fu insignito dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia al Merito per la salute pubblica, per i suoi studi e per la divulgazione sugli effetti positivi della Dieta mediterranea nell’alimentazione dell’uomo. Lo stesso anno, due mesi prima di compiere 101 anni, morì a Minnelea, dove era da poco rientrato definitivamente. A Keys e ai suoi studi è dedicato il Museo Vivente della Dieta Mediterranea di Pioppi; inoltre gli è stato intitolato l’istituto alberghiero di Castelnuovo Cilento.